Saperi e Sapori
di Isabella De Paz

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Sunto: Il gusto diventa arbitro, come gli altri sensi, della valutazione estetica. Nell'epo-ca del sincretismo lamentare, l'arte dei pizzaioli napoletani, candidata al ruolo di bene immateriale, patrimonio inalienabile della umanità è in attesa del giudizio della Com-missione Unesco, che si occupa della protezione dell'eredità culturale e naturale del mondo. La pasta ha da lungo tempo i suoi Pantheon e una memoria personale ricca, simbolica, non priva di misteri e di imprevedibili divagazioni. Alcune creazioni alimen-tari sono ritenute espressioni di alta creatività. La percezione del cibo come capolavoro non è nuova e, nell'anno dell'Expo, sostiene l'uomo moderno nella lotta contro le ingiu-stizie distributive delle risorse e la malnutrizione nel mondo. Il buon cibo cucinato bene è protagonista di un romanzo che, come quelli di Umberto Eco, ha trama gialla e strut-tura multidisciplinare, concorrendo a comporla medicina, diritto, politica, genetica e al-tre scienze ancora. La saga del grano e derivati, permeata di orgogli, di misteri e misfat-ti, è anche collezione di aneddoti. Ha, inoltre, l'alta finalità di risolvere oggi, nel tempo della comunicazione globale, il problema dei problemi: nutrire il pianeta, liberarlo dalla fame.

Abstract: The taste becomes official, like other senses of aesthetics rating. In the era of syncretism complain, the art of Neapolitan pizza, candidate to the role of intangible as-set, an inalienable patrimony of the humanity is waiting for the judgement of the Com-mission to Unesco, which deals with the protection of cultural and natural heritage of the world. The dough has long been its Pantheon and a rich personal memory, symbolic, not without mysteries and unpredictable ramblings. Some creations power-tari are con-sidered expressions of high creativity. The perception of food as a masterpiece is not new and, in the year of the Expo, says the modern man in the fight against the injustices of resources distribution and malnutrition in the world. Good food cooked well is the pro-tagonist of a novel that, like those of Umberto Eco, has yellow and multidisciplinary structure, plot, helping to compose it medicine, law, politics, genetics and other sciences even. The saga of wheat and dairy products, imbued with pride, of mysteries and mis-deeds, is also collection of anecdotes. Also, high solve purposes today, in the time of global communication, problem-solving: nourishing the planet, free from hunger.

Isabella De Paz. Laurea in Giurisprudenza e baccalaureato in diritto a Strasburgo (Unione Europea) Si occupa di analisi psicanalitica didattica a Parigi nel 1973. Giornalista professionista. Dirige le riviste «Patologia clinica», «Il gioco della materia e delle idee», «Hippocampo», «Maja». Redattrice ordinaria presso Giorgio Mondadori Editore dal 1981. Collaboratrice fissa de "Il Messaggero", scrive anche per i quotidiani "La stampa", "Stampa-sera", e per i periodici «L'europeo», «L'Espresso», «Il piacere», «PoP», «Excelsior», «L'llustrazione Italiana», «Ad», «Bella Italia». Assieme a Emanuela Sciandra ha direttol'Ufficio Stampa e Relazioni Culturali presso il Centro Internazionale per studiosi e studenti stranieri, a Santa Margherita Ligure. Ha partecipato a varie iniziative radiofoniche della RAI e di altre emittenti: conduttrice del rotocalco radiofonico quotidiano "RP1", autrice di testi per Olimpo2000, Il motto matto, Voglia di apocalisse. Per la RAI realizza numerosi speciali del TG1: "Italia straniera", "Emigranti di élite: musicisti, scienziati e artisti premiati all'estero", "Roma fuori orario" e altri).
È stata docente di "Diritto dei Beni Culturali nella Unione Europea" presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova, Facoltà di Scienza della Comunicazione. È stata cultrice di Diritto Pubblico presso la stessa Università. In particolare si è occupata di Diritto Internazionale dei Beni Culturali. Nello stesso campo è autrice di numerose pubblicazioni: La tutela dei beni culturali nei paesi dell'est europeo, Roma, Poligrafico dello Stato, 1999; Elementi di diritto pubblico e di legislazione dei beni culturali, Ecig, 2002; Guida alla disciplina della unione europea in tema di beni culturali, Ecig, 2003; La problematica definizione di bene culturale, Centro Internazionale di Studi Italiani, 2001; Il diritto dei beni culturali nella Unione Europea, Ecig, 2004. È anche autrice dei libri: Il mio primo uomo (pubblicato da Longanesi); I sogni come interpretarli; Il caso Rushdie, Elettrocardiodramma, Fiabe Buddiste.
Ha lavorato nel mondo del cinema e dello spettacolo: attrice cinematografica con Bavaria-film e altre produzioni italiane e straniere; soprano acuto nel coro "I madrigalisti" diretti dal medico-maestro di musica Leopoldo Gamberini; iscritta alla SIAE come paroliere, firma i testi di Amarsi forse ma sempre (Blandini-Calabrese-Matti). Particolarmente sensibile alle problematiche degli autistici e portatori di handicap, è organizzatrice della serie di eventi culturali Musica per Costruire con Agimus Count Down Project, missione spaziale sulla terra alla ricerca di uguali e diversi

ArteScienza Anno II, N.3 giugno 2015